People Management

Volontariato d’impresa: una possibilità da esplorare

La responsabilità sociale d’impresa ha preso largo spazio nella discussione imprenditoriale: tale aspetto può essere evidenziato attraverso diverse attività che possono tramutarsi in supporto per i diversi stakeholder del territorio.

Tra queste un posto d’onore merita il volontariato d’azienda, ovvero la possibilità di destinare del tempo lavorativo del personale dipendente alla comunità in maniera gratuita.

Il tempo dedicato è grande dimostrazione di attenzione e rispetto per la comunità ed il territorio; trovare e dedicare il proprio tempo a qualcuno dimostra, in ogni campo, la responsabilità e l’attaccamento.

Una recente ricerca sul Volontariato d’Impresa, realizzata da Fondazione Sodalitas, ha analizzato il fenomeno dal punto di vista dei dipendenti decretando che per l’84% del campione l’esperienza è molto positiva e il 70% del campione sarebbe disposto a partecipare a questo tipo di attività più volte l’anno anche al di fuori dell’orario di lavoro.

Seppure si parli oramai da anni di Volontariato d’impresa, lo stesso ha notevoli potenzialità di espansione e di crescita vista la sua diffusione soprattutto concentrata su grandi aziende.

Da non sottovalutare poi il risvolto benefico verso il dipendente dell’attività stessa, che può essere valvola di sfogo relativa allo stress lavorativo accumulato. Tale pratica permette di rispondere a bisogni della comunità con attività concrete.

Difatti, la medesima ricerca conferma che tra le attività che i lavoratori preferiscono vi sono quelle “manuali”; lavori pratici come il giardinaggio e la tinteggiatura, la preparazione di pacchi alimentari, la raccolta prodotti, la preparazione di pasti. Attività che nella loro semplicità e concretezza riescono a dar modo di sfogare in maniera positiva le tensioni, anche dovute al particolare periodo “Covid-19”.

Le motivazioni per l’inserimento del volontariato d’impresa sono diverse, da una parte contribuire a sostenere progetti di enti non profit o di altre organizzazioni verso la comunità consolidando l’immagine e la reputazione aziendale e creando reti sul territorio.

Dall’altra sviluppare delle competenze dei dipendenti che possono rientrare nel novero delle soft skills e al contempo migliorare il lavoro di gruppo e l’attaccamento all’azienda.

Luca Furfaro
Luca Furfaro

Consulente del lavoro con proprio studio, assiste le aziende nella gestione delle risorse umane. Iscritto all’Ordine dei consulenti del lavoro di Torino, laureato in scienze politiche all’Università degli studi di Torino, partecipa a convegni in materia giuslavoristica e scrive per alcune testate specializzate in materia lavoro. È stato docente per il Master in consulenza del lavoro organizzato dall’Università degli studi di Torino. Autore del libro “L’esperto in tasca – Fisco lavoro e Previdenza, Le novità del 2017” edito da Itedi, ha contribuito al libro “Non Bastavano i buoni pasto” ed è stato Autore dei libri “Decreto dignità - Le questioni controverse” edito da Giuffrè editore nel 2018 e "Welfare Aziendale" edito da Giuffrè Francis Lefebvre.