A volte occorre riprendere argomenti oramai consolidati per ricapitolarne i vantaggi e le possibilità di applicazione, è il caso ad esempio dei premi di produttività e della possibilità di convertire gli stessi in welfare aziendale.
La Legge di Bilancio per il 2017 è intervenuta sul regime fiscale agevolato per i premi di produttività: l’agevolazione consiste nell’applicazione di un'imposta sostitutiva pari al 10% sui premi di produttività al posto della normale tassazione Irpef e delle relative addizionali previsti sui redditi da lavoro.
Soggetti coinvolti
L’imposta sostitutiva riguarda tutti i lavoratori dipendenti del settore privato che abbiano percepito, nel periodo di imposta precedente alla ricezione del premio, un reddito di lavoro dipendente di importo non superiore a 80.000,00 euro.
L’importo complessivo del premio di produttività per il quale è possibile avere le agevolazioni fiscali è pari a 3.000,00 euro lordi, tale limite può essere innalzato fino a 4.000,00 euro lordi per le imprese che prevedono forme di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

Con la circolare n.5/E/2018, l’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni sul tema e ha valutato le diverse casistiche relative alle agevolazioni sui bonus di produttività. Diversi sono poi stati gli interpelli della stessa Agenzia per cercare di fornire chiarezza sull’applicazione della misura anche nel contesto emergenziale (come ultimo ricordiamo Interpello ADE n. 270/2021).
Occorre sottolineare che è fondamentale che l’incremento di produzione previsto da accordi di secondo livello sia verificabile, e che sia stato raggiunto un incremento di produttività o redditività in base a quanto previsto dal contratto collettivo.
L’applicazione di tali premi di produttività necessita di un accordo di secondo livello aziendale o dell’adesione dell’azienda ad un accordo collettivo territoriale.
Welfare aziendale: una scelta vincente
I premi, rientranti in tale disciplina, possono essere, su scelta del dipendente, trasformati, in tutto o in parte, in prestazioni di welfare aziendale. Un vantaggio che elimina per il lavoratore sia l’imposta sostitutiva del 10% sia la contribuzione a suo carico; dall’altro lato il datore di lavoro viene avvantaggiato dal mancato versamento della contribuzione, generando in tal modo in famigerato meccanismo win win del welfare aziendale.