Raddoppia il raddoppio del benefit… con questo gioco di parole potremmo sintetizzare la misura riportata in sede di conversione del c.d. Decreto Sostegni all’articolo 6 quinquies.
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del DL 41/2021 (c.d.”Decreto Sostegni”) che al già richiamato articolo 6 quinquies prevede che l'importo del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dall'azienda ai lavoratori dipendenti che non concorre alla formazione del reddito (art. 51, c. 3, TUIR) è elevato a € 516,46 anche per il periodo d'imposta 2021.
L’articolo 51 comma 3 ricomprende tutte le erogazioni di beni e servizi al personale dipendente, a questa soglia di esenzione fanno capo benefit quali: auto ad uso promiscuo, immobili e tutte le erogazioni di beni, anche sotto forma di voucher (buoni carburante, buoni spesa). Da ricordare che il superamento della limitazione fiscale comporta l’assoggettamento dell’intera cifra.
Tale misura appare comunque residuale rispetto all’ampio mondo del welfare aziendale che necessiterebbe, da parte del legislatore, di una maggiore e rinnovata attenzione soprattutto nella fase di ripartenza post emergenza.

La proroga della limitazione era già stata oggetto di emendamento non approvato durante il processo di redazione della legge di bilancio 2021, e risulta anche ora una misura limitata al solo anno 2021.
La speranza è che questa misura venga resa strutturale al fine di adeguare finalmente l’importo di esenzione fermo alle “vecchie” 500.000 lire, per bilanciare la soglia ad una cifra più attuale e rotonda.
I benefit sono dei benefici che possono generare anche un vantaggio individuale per il dipendente: gli stessi possono essere assegnati dal datore di lavoro e possono essere un piccolo assaggio rispetto alla più ampia platea rientrante nel welfare aziendale.
Ma nel sistema dei benefit sotto forma di buoni spesa o acquisto può ritrovare interesse il concetto dell’economia circolare con la possibilità di realizzare reti di scambio di servizi per i propri dipendenti, un sistema smart e circolare di ripartenza, solidarietà e sviluppo.
Tutte le aziende possono usufruire dei buoni per i loro dipendenti ma, allo stesso tempo, possono anche divenire fornitori di beni o servizi da erogare ai dipendenti.